Il 5 febbraio, da Agra andiamo a Gwalior. Ci rechiamo in stazione col tuc tuc, schivando l’offerta dell’albergo che vorrebbe farci spendere 5 volte tanto in taxi. Gwailor sarà una buona tappa a metà strada verso Khajuraho.
In stazione solito spettacolo di gente e colore – ormai siamo abituati. Quando arriva il treno saliamo alla ricerca delle nostre cuccette: nonostante il nostro tragitto sia breve, il treno è a lunga percorrenza e prevede solo posti in cuccetta. La prima impressione è terribile: un lungo corridoio stretto e buio tra due lunghe file di cuccette, separate da semplici tende, con piedi che sbucano. Usciamo dal treno e verifichiamo se il vagone è quello giusto: purtroppo lo è! Alla fine ci adattiamo su uno strapuntino di fronte alle porte del vagone, dove c’è più aria, restandoci per tutto il viaggio (fortunatamente solo due ore).