20 luglio. Per ottimizzare i tempi, predisponiamo il nostro pranzo al sacco e iniziamo il percorso del giorno avviandoci verso il mausoleo di Lenin, che vorremmo visitare. Purtroppo scopriamo che è stato allestito un palco che occupa quasi tutta la piazza Rossa, in previsione di qualche evento, impedendo l’accesso al sito.

Un po’ delusi, passiamo alla tappa successiva, recandoci con la metro al monastero di Novodevici. Anche qui parziale delusione: il monastero è in rifacimento e si vede ben poco. Non ci arrendiamo, puntando allora verso il parco di Kolomenskoe.

Il parco è pieno di gente (è sabato). Mangiamo i panini all’ombra dei tigli. Arriviamo alla chiesa dell’Ascensione, con la sua singolare architettura, affacciata sulla Moscova. Il luogo è ameno e c’è chi ne approfitta per farsi fotografare (gruppi, coppie di sposi).

Inizia a piovere e ne approfittiamo per spostarci verso la tappa successiva, ovvero il museo delle arti realiste, alla periferia di Mosca (oltre alla metro occorre prendere anche un autobus).

Il complesso degli edifici è singolare: un ex spazio industriale riconvertito ad uffici, con qualche locale per mangiare, tutto a mattoncini rossi, semideserto visto che è sabato. Purtroppo il museo è chiuso e non si capisce perché (i custodi parlano solo russo..)

21 luglio, domenica. Con pranzo al sacco, ci dirigiamo al parco Vdnh, celebrativo dei popoli russi.

Prima di entrare, visitiamo il monumento e il museo della cosmonautica, con cimeli e riproduzioni delle varie macchine spaziali, Mir inclusa.

Poi entriamo nel parco: una sorta di grande viale preceduto da una porta monumentale, con edifici ai lati dedicati a ciascuno Stato della Grande Russia, e terribili fontane dorate. In fondo, un missile! È molto affollato, sia di locali che di turisti.

All’uscita dal parco ci rechiamo al vicino monumento all’Operaio e alla Colcoziana: un’opera dal forte contenuto simbolico, impressionante per le sue dimensioni, che hanno reso necessario l’uso di un materiale leggero (titanio) ma allo stesso tempo di grande resa visiva (è un metallo pressoché inalterabile, che brilla al sole).

Riprendiamo la metro e andiamo verso il Gorky Park, passando per l’elegante quartiere della galleria Tretiacov.

Più che un parco lo definiremmo un giardino, allungato sulla Moscova, panoramico sulla chiesa del Salvatore, nonché sulla gigantesca statua a “Cristoforo Colombo mascherato da Pietro il grande”, con tanto di caravella. Si tratta infatti di una statua a Cristoforo Colombo, creata per celebrare i 500 anni dalla scoperta dell’America, rimasta invenduta: fu allora sostituita la testa con quella dello zar, per poterla vendere a nuovi committenti!