
18 luglio 2019, arrivo a Mosca. Facile transfer dall’aeroporto con il treno Aeroexpress, fino alla pittoresca stazione Belorusskiy con primo impatto sull’architettura classica e le decorazioni sovietiche.
Acquistiamo la “troika”, ovvero tessera della metro più ricarica. Prima veduta della metro che sembra un museo. Arriviamo alla fermata finale, proprio di fronte all’hotel, dopo circa due ore dall’atterraggio. Tempo piovigginoso e variabile. Ci sistemiamo e usciamo per un primo assaggio: destinazione Piazza Rossa, a due fermate di metro.
La stazione in pieno centro è bellissima, con sculture in bronzo a grandezza naturale che celebrano uomini e donne sportivi. Anche l’uscita è molto gradevole, sulla pedonale via di San Nicola, piena di bei palazzi, locali per turisti e decorazioni scintillanti a copertura.
La via conduce in pochi passi alla Piazza Rossa, preceduta dagli spettacolari magazzini GUM, circondati da una profusione di fiori multicolori su cui svolazzano passeri più grandi dei nostri.
La Piazza Rossa è grande, non immensa, delimitata dalla piccola chiesa di Kazan, dalla porta della resurrezione, dal rosso Museo di Storia, dal muro del Cremlino con lo sporgente e austero mausoleo di Lenin, dalla spumeggiante e coloratissima cattedrale di San Basilio, e dai magazzini.
Visitiamo la Chiesa di Kazan. Piccola e raccolta, con un coro celeste di sottofondo che scopriamo non essere registrato (sono tre signore). Le donne entrano a capo coperto e scrivono le loro preghiere su foglietti. Notiamo subito la differenza rispetto alle chiese cattoliche: l’altare è nascosto dalla cosiddetta “iconòstasi”, una parete di fondo, a tavole lignee decorate con figure religiose a tinte rosso oro, e una porta al centro per entrare. Non possiamo fare foto.
Usciamo sotto la pioggia. Ci dirigiamo verso San Basilio. Nel frattempo esce il sole che illumina la cattedrale come un faro, ideale per le foto. Sullo sfondo si intravedono gru e cantieri di lavoro in corso. È pieno di turisti.
Stanchi per il viaggio, torniamo in hotel rimandando il seguito della visita a domani.
Il 19 luglio torniamo alla Piazza Rossa per visitare la cattedrale.
È una specie di labirinto su due piani, formato da 10 chiese, o meglio, piccole cappelle, ciascuna con la propria iconòstasi. Ciò la rende estremamente ricca di dipinti, seppure in vari stili. San Basilio era un asceta, e per questo viene sempre raffigurato nudo.
All’uscita torniamo sui nostri passi, uscendo dalla Piazza Rossa verso la piazza del Maneggio. Imbocchiamo il vialone trafficato, con la Duma, la piazza del Bolshoi, e la grande statua di Marx proprio di fronte.
Prendiamo la metro verso la chiesa del Salvatore sulla Moscova. Ci sono lavori in corso, ma si può visitare. Molti pellegrini in fila.
Ci accodiamo e scopriamo che anche all’interno della chiesa si procede in processione lungo il perimetro, fino a raggiungere un punto centrale, dove vengono venerate le reliquie di San Nicola. Atmosfera suggestiva. Anche qui si scrivono preghiere.
All’uscita diamo un’occhiata al fiume dal ponte pedonale del Patriarca. Poi proviamo ad imboccare un altro grande vialone preceduto dal monumento a Engels, ma è trafficato e noi siamo stanchi quindi torniamo in hotel.