Un giorno intero dedicato a La Valletta, la capitale di Malta. L’arrivo in macchina è semplice, le strade sono libere. Il parcheggio un po’ meno. Evitiamo di entrare in città e fermiamo l’auto vicino alla “Sacra Infermeria”.

La città è una fortezza, organizzata per resistere a assedi, circondata da mura e bastioni.

Appena fuori le mura, vicino all’immancabile capolinea dei bus, troviamo la chiesa di san Plubius, bellissima, di cui ci sorprende il piazzale antistante, schematicamente punteggiato da ciò che a prima vista ricorda e fa presumere essere la base di un colonnato.

Scopriamo che si tratta di grandi fori di accesso a sottostanti granai interrati, chiusi da coperchi in pietra circolare. I granai sono profondi e predisposti per immagazzinare grandi quantità di grano. Costruiti nel ‘600, sono stati utilizzati fino agli anni 60.

Visitiamo la St John’s Co-Cathedral, dove furono traslati i corpi dei cavalieri che persero la vita durante il Grande Assedio del 1565. Sul pavimento le tombe con le testimonianze delle imprese. E’ vietato entrare con i tacchi.

Da non mancare i Caravaggio che sono esposti, risalenti agli anni dell’esilio del pittore a Malta, i cui colori cupi mostrano in modo evidente la differenza di umore rispetto alle più vivide opere romane.

Passiamo il resto della giornata a visitare la piazza del governo, i quartieri e le stradine, colpiti dall’architettura e dai balconcini multicolori.

Il caldo è forte, nonostante sia Maggio. Per pranzo troviamo un bellissimo ristorante con patio.

Terminiamo con una visita al museo archeologico e ai suoi incredibili reperti preistorici.

Sulla via del ritorno passiamo per la famosa e terribile San Julian: una baia adiacente a La Valletta snaturata dalla densa cementificazione con annesse infrastrutture per il turismo di massa. Un pugno negli occhi di cui omettiamo le foto per rispetto alla bellezza dell’isola.

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